Liguria e il mare: poesia di Cardarelli

Tornano le poesie sulla Liguria e il mare ed oggi è Vincenzo Cardarelli a raccontarci “Sera di Liguria”.

Poesie sulla Liguria



Nazareno (questo il suo vero nome) nasce a Viterbo nel 1887. Di umili origini, frequenti in modo irregolare gli studi; autodidatta dalle doti inconfondibili, scrive anche per l’Avanti, la Voce, dedicandosi alla sua produzione poetica che è molto influenzata da autori del tempo quali Leopardi e Pascoli.

Nella sua vita, come nei suoi versi poetici, sono presenti costantemente il senso di precarietà, inquietudine, solitudine, disagio, malinconia, tipici del periodo storico a cavallo tra le due guerre. Muore in ristrettezze economiche a Roma nel 1959.

Crediamo che questa immagine di Liguria possa racchiudere in modo poetico l’atmosfera delle parole di Cardarelli: è il tramonto che colora la sera ligure e a condurci in modo nostalgico e struggente, agli affetti e cose lontane. La sera è un momento magico per l’intimità delle coppie come per i due gabbiani che, nella nostra immagine, si librano nel cielo. Il mare, sepolto nella bruma (e nella luce), odora.

Sera di Liguria –  Vincenzo Cardarelli

“Lenta e rosata sale su dal mare
la sera di Liguria, perdizione
di cuori amanti e di cose lontane.
Indugiano le coppie nei giardini,
s’accendon le finestre ad una ad una
come tanti teatri.
Sepolto nella bruma il mare odora.
Le chiese sulla riva paion navi
che stanno per salpare”.
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